sabato 29 marzo 2008

Still here in the great land they call down under




Sono ancora qui.

Le scadenze non le posso piu' soffrire.

Quelle imposte poi, non ne parliamo.

Sono diversi i motivi che mi trattengono ancora qui e buona parte di essi spiega bene il silenzio di questi ultimi mesi.

DA che son rientrato a Sydney, alleggerito di 5-6- chili grazie all'overland track, mi son trovato ad affrontare una serie di situazioni che sembrano di poco conto ma che mi han portato via un sacco di tempo.

Il visto da rinnovare, un lavoro ed una sistemazione da trovare, una situazione tutta da capire.


A suo tempo feci un biglietto di sola andata, e il primo anno e' trascorso come da programma, se cosi si puo' dire: il mio inglese e' sicuramente migliorato, ho girato in lungo, largo e in diagonale per il continente facendo piu' di 35000 km in otto mesi, ho perso tanti pezzi per strada; suono voodoo child e mi viene alla grande.

Me la sono stragoduta tutta, o fratelli!!!

Mi sento indubbiamente una persona migliore. Arricchita da questo straordinario scorcio di vita che mi son ritrovato a trascorrere qui in Oz.

Ma se il primo anno e' trascorso secondo programma, sovrana regna l'incertezza riguardo il secondo.

In ogni caso l'ultimo col mio attuale tipo di visto.

Per restare, lo dico da sempre, serve la giusta situazione.

E non parlo di procedure burocratiche, ma di volonta'.

E cosi, mentre vivo una situazione che mi impone di temporeggiare per qualche tempo, cercando di capire quale sia la strada da prendere e sotto quale cielo vivere, cerco di valutare il pro e contro di ogni possibile scelta.

Sto facendo diverse cose, son tornato a lavorare al Cafe' Japone', quello dove ho iniziato oltre un anno fa, apprendo rudimenti di giapponese e ne insegno di italiano.


C'e' una bella atmosfera.

Metto via qualche soldo, ma non abbastanza.

Vivo infatti ancora con i miei cugini, e mi trovo molto molto bene, come a casa, ma e' pur vero che non e' casa mia, e probabilmente e' tempo di andare.

Solo, si tratta di capire dove.

Sto provando a cercare una sistemazione lavorativa stabile, magari nel mio campo, ma e' molto molto molto difficile.

Praticamente impossibile.

Anche se, il mio esordio in veste di avvocato e' arrivato proprio qui, affiancando in tribunale un team dedito alla difesa di un tizio che ha preso a pugni un tassista.

Una giusta causa.


Chissa' se vestiro' ancora questi panni.

Chissa'.

Sto cercando di vendere Susie Lee, e questo dice tutto.

Ne riparleremo a cose fatte.

Alle volte passo serate pazzesche, ci sono momenti in cui non si capisce un cazzo, inizio ad avere vuoti di memorie, buchi di ore, all black...just....too much booze.


In italia vedevo si e no 3 concerti all'anno, qui ne vedo 5 al mese, giusto ieri sera straordinario quello dei Queens Of The Stone Age supportati dai Fumes....Cat power, Black Rebel Motorcycle Club ecc ecc..., ma anche quelli dei gruppi locali che alle volte fanno davvero spavento da quanto grandiosi.


Mettici birre e disoneste a go'go'...c'e' da andare giu' di testa.


Purtroppo c'e' anche qualche nota dolente, a partire dal fatto che i ragazzi con cui ho viaggiato e vissuto negli scorsi mesi, ed a cui sono legato da vincoli di profonda amicizia, chi piu' chi meno, sono andati via.

Tutti, e tutti nella stessa settimana.



Conosco gente nuova, ma spesso e' solo per qualche ora, qualche serata e niente piu'." Hey, lasciami il numero, stiamo in contatto, sentiamoci...seeeee..buonanotte....

Tutto va, tutto non va... a tratti non me ne frega proprio un cazzo.

Il tempo passa e spesso avverto pressioni indesiderate ed opprimenti.

Ed e' tutto quello di cui non abbisogno, perche' se alle volte il morale e' alle stelle alle volte e' sotto i piedi.

ED in momenti come questi, e sono parecchi nell'arco di una settimana, giusto mentre penso al colloquio dell'indomani, allo stronzo che mi ha offerto un'inezia per Susie Lee, al fattore"casa", ai ragazzi che se ne stano andando, al passato, presente e potenziale futuro, a quel giro che non mi riesce, a quella storia che non va in porto e a quant altro, cerco di liberarmi di tutto questo e ci riesco e ne prendo coscienza, , andando in spiaggia a bagnarmi nel grande oceano pacifico and to smash myself against the waves.

Ne esco come dal bettesimo nel Giordano, ogni santa volta.

Qui a Sydney, a parte quest' ultima, ha fatto tre settimane, un mese di piena estate, caldo pazzesco, giornate limpidissime, acqua dell'oceano calda calda...come si fa a non restare con i piedi a mollo???

Tutto passa, naturalmente e non , in secondo piano.


Io un cielo cosi a Thiene, Vicenza, non l'ho mai visto.

Meglio dire anzi, che a Thiene, Vicenza, dove abito e dove ho speso buona parte della mia vita e dove dovrei fare ritorno, questa l'Itaca del falso Ulisse, io il cielo azzurro non l'ho mai visto.

C'e' da farsi parecchie domande.

Ci si pone parecchi quesiti.

ED alle volte, non venendone a capo , istintivamente uno alza gli occhi al cielo.

Quasi a cercare una risposta.

E qui la puo' trovare.

Qui ci si riesce.

Non so se sian cose che vedon tutti, ma io le ho viste, e spesso la risposta mi arriva proprio da la.

Come si deve prendere una cosa cosi, seguendo l'istinto?

O la razione?

Non so,

forse non saranno messaggi divini,

non saranno scritti dall'altissimo inquisitore,

ma e' pur vero che sempre dall'alto arrivano...

ed io cosa dovrei fare secondo voi,

mettermi a contraddire anche il cielo???

State bene.

See ya.


Oh God said to Abraham, "Kill me a son"

Abe says, "Man, you must be puttin' me on"

God say, "No." Abe say, "What?"

God say, "You can do what you want Abe, but the next time you see me comin' you better run"

lunedì 17 marzo 2008

Work in progress


MArzo 2007.
Appena arrivato, smaltivo il fuso orario.




Marzo 2008.
Arrivato da un pezzo, ma non l'ho ancora smaltito.