martedì 17 giugno 2008

Old news from the west






Here i am again.
Sono nel western Australia da ormai oltre sei settimane e devo dire che il tempo non e' poi cambiato molto.
E lo stesso posso dire della mia situazione e delle mie vicende che non mi hanno voluto ne ad errare per rossi deserti cantando alla luna ne ad inseguire bianche balene per l'oceano indiano armato di fiocina ed arpione.
Sono a Fremantle, 20 km a sud di Perth, e da quando sono arrivato non mi sono mai mosso.
Perche' sara' pur vero che e' un pezzo che non scrivo, ma credo che il mio ritardo nell'aggiornare i racconti del falso Ulisse, quello ingiustificabile, si possa conteggiare in massimo 2 settimane.
Non ho accesso alla rete, o meglio dire che non ce l'ho a portata di mano e gli orari dei vari internet point si sovrappongono ai miei.
Difficile trovare uno spiraglio per postare qualcosa, ed anche quando ci sono riuscito, mi sono ritrovato di fronte a questo stesso monitor, ma ahime' senza molta ispirazione e poche vicende da raccontare, che un qualcosa di non ancora definito era in movimento, in atto, molte idee, piani e progetti e credo che ora, quando le giornate, o forse meglio dire le settimane hanno cominciato ad assomigliarsi un po' tutte, sintomo piu' di un'appariscente che non di un'apparente stabilita', sia segno inequivocabile che i tempi sono maturi per raccontare del come vanno le cose.
A Fremantle si sta bene, 25000 abitanti, sul mare ed una vita che se non altro cerca di essere il piu' culturale possibile, termine da prendere con le pinze quando si parla di cultura nell'accezione Australiana del termine.
Ma rispetto a quanto visto e vissuto nell'altra costa, la sensazione e' propria questa.
Credo di poter affermare che si viva in "un altro tempo" rispetto a quanto si faceva e si fa nell'altra parte del continente, un tempo che se si potesse quantificare probabilmente abbraccerebbe almeno una ventina d'anni e questo si denota non solo dall'aspetto estetico delle persone, o meglio dire dal loro abbigliamento, ma anche dall'approccio e dall'attitudine alla routine quotidiana, molto piu' semplice, rilassata, "slowly" e per certi versi piu' genuina.
In un certo senso ho la sensazione di vivere un ambiente che profuma piu' di anni settanta che non di nuovo millennio e la cosa non mi dispiace affatto.
La scena musicale locale e' viva come non mai, e lo standard medio dei concerti cui ho potuto assistere e' davvero elevato. E poi mostre, gallerie d'arte, meetings e via dicendo, c'e' una forte sensazione di un ambiente locale che cerca di essere propositivo e sembra riuscirci molto bene.
Ma credo, dal mio personale punto di vista, di essere arrivato nel periodo sbagliato, un po' come quando ti ritrovi ad errare per le localita' balneari che richiamano all'estate in pieno inverno.
Inverno che mi vede comunque in pantaloncini e t shirt durante il gorno, ma infreddolito dalla temperatura che la scorsa notte, solo per fare un esempio, ha raggiunto i due gradi .
Poco importa.
Di me posso dirvi che mi sono ritrovato una volta di piu' in differenti stati emozionali, alti e bassi come mi era gia' capitato, ed un'interminabile serie di domande, dubbi, idee e mezze idee, soprattutto i primi tempi, quando sprovvisto di una sistemazione stabile e di un lavoro, mi trovavo ad errare in solitaria in lunghe passeggiate notturne sul lungo mare o impegnativi tour in mountain bike qua e la a scoprire la morfologia della costa locale.
E pensa pensa e pensa....
Come ben sapete qui mi ritrovo perche' intendo risalire la costa e chiudere cosi il cerchio australe, e mentre mi trovavo ad organizzare il tutto capii che la cosa poteva essere portata facilmente a termine in un tempo limitato, e senza molte alternative a disposizione, dacche' Susie Lee e' andata da un pezzo e sinceramente non mi sarebbe mai servita tanto come ora, ma visto che non avrei potuto comunque guidare per una vicenda che riguarda Kapisc Lafuma e di cui vi raccontero' fra qualche post, non mi resta che cercare un passaggio e affidarmi alla buona sorte.
Gia', e poi?
Se' e' vero che comunque, non essendo autonomo, riusciro' a chiudere il cerchio in un mese, cosa fare dopo?
Tornare a casa?
E che ne sara' di quel visto, faticosamente inseguito, guadagnato e rinnovato solo qualche mese fa?
E pensa e pensa e pensa...
E quando ti ritrovi ad essere solo, in una situazione che e' del tutto nuova, dove non conosci nessuno e si tratta di cercare di capire come funziona il mondo che ti gira d'attorno(per l'ennesima volta) , c'e' il rischio di perdersi nei troppi pensieri e sprecar una quantita' di tempo ma soprattutto di energie mentali che potrebbero invece essere impiegate fruttuosamente.
E a quel punto si tratta di capire cosa fare, di cosa si necessita, cosa si puo' riuscire ad ottenere ed in quanto tempo.
E cosi che continuai a trovarmi alle prese con pensieri, piani e progetti futuri, ma impiegando questo o tempo lavorando a piu' non posso in pianta stabile, di giorno in un magazzino e le sere ed i fine settimana in un ristorante che si chiama La Porchetta, ma che sarebbe piu' giusto chiamare la Porcheria vista la qualita' dell portate, ma questo sono dettagli che non meritano eccessiva menzione e di sicuro non resteranno nei miei ricordi come gli ambienti lavorativi piu' piacevoli in cui abbia mai lavorato.
Ma non lo faccio per amore o per diletto, se posso chiudere il cerchio cosi facilmente, a questo punto, cerchero' almeno di allargarlo, che del futuro non so, ma una situazione come questa, e parlo del tempo e del fatto che 20 anni si hanno una volta sola, potrebbe non capitarmi piu'.
Quindi, non mi resta che essere paziente, continuare a testa bassa a fare la formica, avviarmi verso Australia:end of the journey e ultimare i preparativi ed i dettagli per la prossima tournee', il VOGLIO VEDERMI DANZARE tour 2008, di cui vi raccontero' dai primi di settembre.
Ma fino ad allora c'e' tempo.
Intanto altre 4 settimane di lavoro,tengo botta e poi per il 2008 con il lavoro ho chiuso.
L'unica nota negativa, a volerne trovar una, e' che in quanto a contributi quest'anno non mi verra' riconosciuto ai fini pensionistici.
Un vero peccato.
Ci si sente presto fratellini, ora devo scappare, cazzo...mi e' venuta un'altra idea...
E pensa e pensa e pensa....
Un abbraccio




Perth


Sunset on a cloudy Fremantle




Qui e' dove vivo: White gum valley


Never stop exploring




Un caro amico, qualche tempo fa' nell'apprendere del mio prossimo ritorno a casa, mi disse: "basta, e' finita anche per te, non piu' barba lunga e giacche in pelle!!!!."
Dopo aver visto i Black Keys, ed aver praticamente investito il batterista un paio d'ore prima del concerto, mi trovo in netta discordanza.
C'est la vie.