mercoledì 21 maggio 2008

Into the wild.....west


Hold on, i'm coming.

Torno a casa.
O per lo meno e' in quella direzione che vado muovendomi, cosciente del fatto che strada facendo puo' succedere di tutto.
Non e' stata la mia una decisone presa a cuor leggero, frutto di un' innocente intuizione pomeridiana, ma anzi, e' stata una decisione impegnativa, sofferta, sciancante, maturata nell'arco di oltre tre mesi, vale a dire dal rientro a Sydney ed in concomitanza col rinnovo del visto.
Una vita fa mi sembra di raccontare.
E se decido di rientrare non e' perche' non riesca piu' a resistere al canto, invito e richiamo della sirena Italia, per quello non c'e' di certo bisogno di cera nelle orecchie o di essere legati all'albero maestro di una pentere greca; semplicemente credo di non aver trovato le condizioni ideali per mettere radici.
Forse non le ho cercate a dovere, forse avrei potuto fare di piu'.
Forse ho peccato in esigenza, ma ad un certo punto mi son ritrovato a pensare che per stare qui e sopperire a tutte quelle mancanze che inevitabilmente mi sarei ritrovato ad avvertire, avrei avuto bisogno di un qualcosa di straordinario, capace di ridare equilibrio ad un cambio esistenziale di questa portata , ad una svolta di vita cosi radicale.
E se a tratti, durante questo cammino lungo ormai oltre 15 mesi, ho avuto l'impressione di aver trovato questo qualcosa di straordinario, col senno di poi mi son trovato a fare i conti con la realta' delle cose.
E con me stesso.
Perche' se e' vero che ho vissuto, ritrovato e scoperto nuove sensazioni ed emozioni che mi hanno devastato l'animo, maestose onde e muri d'acqua alti 100 metri che mi hanno travolto e scagliato nelle profondita' piu' recondite del mio essere, elevandomi talvolta a stati paradisiaci che sono la quintessenza della felicita', e' anche vero che mi son poi ritrovato a vivere di una vita normale, ordinaria, vuoi o non vuoi fatta di lavoro, delusioni, sacrifici, minchiate e anche qualche bel momento per carita', ma niente di cosi diverso da quello che facevo ed avrei potuto fare a casa o in un qualsiasi altro posto.
Perche' vedete, l'Australia non e' solo naufragar me dolce sulle acque cristalline delle Whitsundays, non e' solo rincorrere emu e canguri nello sconfinato outback, non e' solo la ventata di freschezza che accompagna una tempesta tropicale ne l'abbandono della parte civile di se stessi errante nel selvaggio bush , l'urlo liberatorio che accompagna la presa del monte Ossa o la sensazione di liberta' a stare in mezzo al deserto per giorni e giorni, o suonare rusty cage in mezzo a piantagioni di mango e filari di cucuzze idroponiche, ne la ricerca di una zona d'ombra per fumarsi un didgeridoo aspettando il tramonto sul grandioso Uluru.
Il viaggio che mi lascio alle spalle e' frutto di un contesto irripetibile e non c'e' modo di ovviare a questa situazione.
Che ora si pone in una veste del tutto diversa.
Vuoi o non vuoi, non avendo uno zio morente che sta in America e pronto a lasciarmi un eredita' bilionaria, a decider di fermarsi bisogna trovare di che campare come si deve, e deve essere qualcosa in grado di compensare le mancanze cui si accennava poco prima.
E anche se e' vero che da questo punto di vista l'Australia e' davvero la terra promessa, dove ci sono opportunita' a bizzeffe e con un pizzico di fortuna e qualche giusta mossa mi ritroverei ad augurare allo zio d'america di campare per altri cento anni , si tratterebbe comunque di partire da zero e ad aspettare l'esito di questa scommessa.
Non si tratta di lavoro, per quello ho gia' avuto offerte da alcune persone (aziende) disposte a farmi da sponsor e, nell'arco di qualche anno, avere il visto permanente prima e la cittadinanza poi.
Qui ne va della mia vita.
Perche' il bivio in cui mi son trovato da diversi mesi oramai, si snoda in strade che divergono, e di parecchio, che a muovere un passo in una direzione non potrei poi piu' muoverne un altro per tornare indietro.
E per questo passo non mi sento ancora pronto, o meglio, cosciente delle conseguenze, credo sia il caso di rientrare, tornare quindi al prima e ri-viverlo alla luce di questa enorme esperienza e significanza che e' stata e continua ad essere per me l'Australia.
Che probabilmente riusciro' a coglierne il senso e significato a 360 solo una volta rientrato.
Obiettivamente.
Ed e' quello di cui necessito per valutare bene il da farsi.
Ci vorranno mesi, forse piu'.
Poi decidero'.
Ma futuro e punti di domanda a parte, torniamo al presente.
A questo punto, per non trovarmi totalmente spiazzato da un rientro immediato, e cioe' da una situazione statica ad un'altra della stessa natura, credo che la cosa migliore da fare sia quella di rimettersi in strada.
In viaggio.
One more time.
Provero' quindi a chiudere il cerchio e cioe' a visitare anche quella parte d'Australia che ad ora mi manca: il west.


Somewhere near the border between South and Western Australia.

Isolato, selvaggio, densamente spopolato, il western Australia e' per grandezza un'entita' subnazionale seconda al mondo solo alla repubblica di Sakha in Russia.
Volero' a Perth, la capitale, dove, trovato un lavoro ed una sistemazione, cerchero' di capire ed organizzarmi sul come risalire la costa, raggiungere Broome, attraversare il Kimberley, area che viene descritta come la piu' spettacolare di Oz e, alla luce di quello che ho visto fino ad ora non posso negare che le aspettative siano straordinarie, attraversare le badlands aborigene infestate di croco croco, e dopo 4251 km giungere infine a Darwin, da dove ormai 7 mesi fa partii a tagliare a meta' il continente destinazione sud.
Solo che le cose, anche se la distanza appare ridicola a fronte di quelle gia' percorse, si complicano, e non di poco.
Perche' sono a piedi.
Gia', Susie Lee e' andata, my baby is gone, ormai da diverse settimane .
C'e' poco da spiegare, ci siam separati, a malincuore, perche' non c'erano altre soluzioni e mi e' dispiaciuto tantissimo.
Perche' e' stata la mia prima macchina, pagata poco piu' di 1000 euro, con la quale ho viaggiato per oltre 35000km, che e' stata per me mezzo di trasporto, un rifugio, un letto, un salotto, una compagna di viaggio straordinaria senza la quale non sarei riuscito a fare e vedere tutto quello che invece ho fatto ed ho visto, ed a vederla allontanarsi per l'ultima volta, non piu' mia, m'e' pianto il cuore.
Suvvia,
non fare il sentimentale per il cazzo,
direte voi adesso ,
sempre di un carrozzone si trattava in fin dei conti.
E allora 'fanculo tu, 'fanculo il tuo punto di vista e 'fanculo il tuo golf ultimo modello!
Susie Lee non era un carrozzone.
SE pensate poi che dalla sua vendita ci ho anche guadagnato, non di certo cifre che ti cambiano la vita, ma quel tanto che basta per assicurarti una serata come si deve ed un rotolo di tabacco fresco di giornata, capite come sia stato difficile privarsi di questa gallinella dalle uova d'oro.
Ma quel che e' fatto e' fatto.
Ho augurato al suo nuovo proprietario un grosso in bocca al lupo e che possa il suo viaggio non essere da meno rispetto al mio; il destriero ce l'ha, ora sta a lui cavalcarlo nella giusta maniera.
Anyway.
Tornando al mio di viaggio, scopriro' il tutto nei prossimi mesi, che sia un passaggio, un qualcuno cui aggregarsi, la mia prima volta in autostop.
Ad ora l'unica voglia-necessita' che avverto e' quella di staccare completamente per qualche giorno, andarmene in spiaggia a fumarmi una disonesta come si deve ed a gustare una buona birra locale osservando il sole che tramonta sull'oceano indiano ed a prepararmi per un'altra schitarrata nel deserto in compagnia di tutti i miei fantasmi.
Vi raccontero'.
Ah, quasi dimenticavo.
C'e' un' ultima cosa che vorrei dire e che credo sia giusto dire adesso.
Mi e' capitato da che son via di casa di allontanarmi/rompere con alcune persone, soprattutto negli ultimi mesi, e mi e' pesato parecchio, in un periodo di difficilissime scelte dove avrei avuto bisogno di tutte le energie possibili, e dove mi trovai invece a sprecarne in ragione di non so bene quale perche'.
Capo d'accusa comune il fatto che mi sia fatto sentire poco o niente, che me ne sia sbattuto le palle, che mi sia disinteressato dal mantenere alcune relazioni.
E questo e' vero, volutamente.
Che non son qui per volere di qualcun altro, per prestare servizio alla nazione o scontare chissa' che pena.
E' stata una mia scelta, in un momento della mia vita in cui abbisognavo di risposte e di un distacco da quello che ora e' passato per capire meglio quello che ora e' invece presente.
E se invece qualcuno si era illuso di riuscire a colmare certe distanze, non solo prettamente geografiche, attraverso l'utilizzo di una dialettica rivelatasi poi insufficiente, inidonea o comunque inadeguta a tal fine, che da condividere altro non c'era che silenzio, e' riuscito nell'intento opposto e cioe' di allontanarsi ancor piu'.
Ora lo so e benedico la mia scelta di salpare a suo tempo per raccogliere le reti adesso.
Dovessi rivedere queste persone, ed oltre alle scontate formalita' si dovesse rientrare in argomento, ci sara' da ingoiare orgoglio.
Ma non c'e' da morirne no, che non e' veleno.
Non puo' far altro che bene.
A chi dovesse invece perseverare sulla stessa linea di pensiero, allora voglio lasciare fin da subito in promemoria l'immagine di cui sotto, che , senza difficolta', credo possa essere colta in tutto il suo significato.
E scelgo un'immagine non perche' non nutra assoluta fiducia nella mia di dialettica, ma giusto perche' questa volta voglio proprio essere sicuro di non essere frainteso.
Enjoy the bird.
See ya, into the wild...west.

16 commenti:

Ezpae M ha detto...

ciao riccardo. ho letto il tuo post con molta partecipazione, perché mi riconosco molto nelle tue parole. posso benissimo immaginare la difficoltà della tua scelta ma non mi sembri proprio una persona che vive di rimpianti e sono sicuro che la tua strada è dove TU decidi di andare. anche io mi sento a un punto focale dell'esistenza, ma purtroppo non ho ancora trovato una risposta, ovvero non so ancora quale sarà la mia prossima tappa; tuttavia ho qualche mese di tempo. ti auguro buona fortuna nella west coast e se non ce l'hai comprati la flynet :)

firmato: colui che si chiese se wineglass bay prendessero i cellulari

Anonimo ha detto...

ciao costantì, devo dire che la tua scelta di lasciare syd e buttarti su nuovi orizzonti la trovo giusta, chissà se a Perth troverai-capirai qualcosa.. o forse hai già capito tutto ora. Anyway, la west coast dev'essere davvero figa, io tornerò in australia anke per quello.
Posso dirti, non avere fretta di tornare in Italia, prenderti tutto il tempo che vuoi, anzi, stai addirittura di +, qui non è cambiato un cazzo, e non ti stai perdendo niente. Io ero ansioso di tornare verso la fine, ma una volta arrivao, bhè, avrei voluto nuovamente ripartire...
ho letto che passerai nuovamente verso Darwin... magari ci si becca li se per entrambi le cose vanno come devono andare... ;-)
un abbraccio e buon volo!!

Giredue ha detto...

hey ric... mitico. Cazzo poi come scrivi... Davvero, come dice andrea, verso la fine la voglia di tornare c è, ma poi quando sei qui... ti attraversano di nuovo tutte le sensazioni vissute dalle tue parti... e ti sale la malinconia. E brutto da una parte, per un po vovo ancora di ricordi ma come hai detto tu quando sei qui riesci a dare il vero valore alle tue gesta e alle cose vissute downthere e ti rendi conto che è stata una cosa totalmente irripetibile... invidio te che puoi ancora prenderti frammenti di libertà come quelli e che puoi ancora viverla, magari in un modo inedito, tipo da austostoppista... sei un grande, goditela fino in fondo che quando torni ti aspetta la cena...ma c è tempo...

Missfree1981 ha detto...

credo che il tagliare i rami secchi sia un processo naturale dovuto alle enormi distanze. quando sei così lontano vedi davvero chi "salvare" e chi lasciare al suo percorso. meglio per te e meglio per loro.

ti aspetto al rientro per una schitarrata ed una birra...dove? all'autogrill?? manoo....a parte gli scherzi.un saluto.

a presto

Monica

Anonimo ha detto...

Ciao Riccardo, e così hai riconosciuto i campi del mitico Rizzato!!! Ti dirò... io è solo 6 mesi che sono qui e tutta questa fretta di tornare proprio non ce l'ho.... ora mi spettano un paio di mesetti di lavoro in farm e poi volevo arrivare fino a margareth river per l'estate prossima... magari ci s incontra a rimpiangere un pò l'italia insieme... perchè no!!! Si ma senza pippo nazionale poi.. che italia è!! A presto!

Anonimo ha detto...

Tutto è finito quando il nasone ha annunciato che "ROGER DALTREY'S VOICE HAS GONE". Come abbiamo potuto bere il mare? Chi ci ha dato la spugna per cancellare l'orizzonte? Sopra le nuvole non c'é proprio nessuno. Aveva ragione il vecchio Buk, quando diceva che la vita gli fa schifo e la morte ancor di più. E tra la vita e la morte probabilmente c'é SOLO il wild wild west. Torna casa va là che è ora di creare una "famigghia" chi cuntracugghiuni. E fare le scarpe al Sollozzo di turno. What else?

2pa ha detto...

troppo facile lasciarti un commento qui, troppo riduttivo poi, no?
e quindi beccati sto posto a te dedicato, ma non ti montar la testa!! http://ozworldpeople.blogspot.com
hasta luego hombre

Anonimo ha detto...

caro Riccardo, ogni volta che ti leggo rimango colpita dalla tua consapevolezza.. fare una scelta del genere significa decidere un percorso di vita e tu l'hai motivata in maniera lucida e precisa.
penso a Suzie Lee, compagna di avventure, che come ogni grande amore continuerà a viaggiare sempre un pò con te.. anche le cose ispirano affetto, e credo che lei a suo modo te ne abbia regalato tanto.
non mi resta che augurarti buon proseguimento di cammino, amico mio. goditi in pieno tutte le belle emozioni che da adesso in poi arriveranno.

p.s.: se un giorno ti capiterà di passare dalle mie parti fammi sapere.

un bacio, a presto!
Dea

Vali ha detto...

Grande Richi...ponderi decisioni e atti come non ho mai visto...e spero che tutto questo percorso ti possa portare sul top di quello che vai cercando...scalino dopo scalino ti ritroverai sempre piu' in alto. In bocca al lupo amor!
E adesso rispondimi con uno dei tuoi commenti senza pieta' che vengo a Perth e ti spezzo la chitarra...cosi potra' dormire fino all'infinito :-P shishishishi

Anonimo ha detto...

buon rientro a casa. a differenza mia tu ci hai pensato 3 mesi prima di tornare. io l'ho deciso in 1 minuto in uno sperduto paesino della nova zelanda. forse un giorno ci tornerò... è sempre rimasto nei miei ricordi con grande affetto quel luogo.

goditi il viaggio, one more time.
buon viaggio verso Itaca.

...e che sia lungo e ricco di esperienze come quello di Ulisse, quello vero.

The False Ulysses ha detto...

@ Astutillo: col tempo che fa per ora,la flynet serve a ben poco...in compneso l'ostello e' pieno di bed bugs....
Ti ringrazio per l'indiretto attestato di fiducia, non c'e' tempo per i rimpianti e non ce ne sara' neanche in futuro, spero.
Time flies.
Vediamo un po' quello che succede, il passato ci spinge, il futuro ci chiama.
L'importante e' essere pronti.
Buona fortuna per le tua di risposta, so bene quanto sia difficile a trovarla, soprattutto perche' la domanda cui si vuole ovviare alle volte e' davvero troppo vasta, e spesso si forma di tante piccole domandine.
E tu a una hai gia' risposto, ora sai che a wineglass bay il telefono prende.
Stai bene.
keep on touch.
Ciao

@ Amanda: che ti devo dire Amanda, forse ho capito, forse no, in ogni caso ormai sopn qua e provo a chiudere il giro.
Freo e' molto bella, Perth bellissima, il resto della costa lo scopriro' strada facendo.
Fretta di tornare??
Non ce n'e', prima si deve chiudere il cerchio...quindi tempo al tempo and probably, see ya in Darwin.
Ti abbraccio e tieni botta.

@ Girelli: Faro' come dici tu, che per la cena c'e' tempo....nel frattempo ti porgo i miei piu' sentiti saluti, o meglio i nostri e cioe' quelli Del falso Ulisse, anonimo, Chikysan e Giggi.
Salutami cowboy e non fare cazzate.
Anzi, ti prego, continua.
Ti abbraccio

@ Missfree81: credo anch io nella potatura, a suo tempo curavo un bellissimo Bonsai con cui parlavo e trascorrevo parecchio tempo, ma che purtroppo non mi son potuto portare qua.
Spero sia ancora vivo.
Rapporti che nascono, altri che muoiono...dispiace, ma e' davvero inevitabile.
E ti fa capire tante tante cose.
Anyway, la schitarrata all'autogrill???
Troppo bordello, vediamo di organizzare qualcosa in spiaggia in Friuli, magari fuori stagione, just sea, waves, wireless...
Un abbraccio
A presto.

@ jobbe: prossima estate in Margareth river??
Difficile, ma se fai il giro in senso antiorario, credo che ci si becchera' in primavera, un po piu' a nord.
Anyway, Buon lavoro in farm ,io i miei tre mesi del cazzo li ho fatti, ora non ne voglio piu' sapere.
Keep on touch, almeno per vedere se L'italia, anche senza pippo, riesce a fare qualcosa.
Credo di si.
Enjoy the east.
A presto

@ Alexander supertramp is dead alive: Lu frati, dove possiamo e non facciamo???
Aveva ragione lo zio....ed anche il vecchio Hank, of course.
Tornero', tempo al tempo,prima devo sbarazzarmi di McClusky.
Ti spieghero' tutto a settembre, giusto prima di metterti le mani addosso per quella nota questione.
Sulle note di uno scacciapensieri, ti Saluto.

@ Oztupacco tatuato ubriacone sudafricano: Non me la monto, no. ma grazie davvero.
Enjoy Africa minchione!
A presto.

@ DEa: omaggiato, una volta di piu', del tuo commento.
Susanna e' andata, ma come un grande amore non muore mai.
SE passo dalle tue parti te lo faccio sapere, ma era una cosa che avevo deciso gia' da tempo, anche senza il tuo invito, mi sarei autoinvitato...
Nel frattemopo, che ti posso dire, continuo ad ascoltare Battiato.
Stai bene.
Un bacione.
A presto

@ Vali: crepi il lupo tesoro, vediamo un po' dove vado a finire.
Quanto al resto...capisco.
E ti rispondo cosi, sperando tu venga fino a Perth per riuscire nel tuo proposito, ma siccome non accadra'..che ti devo dire???
Ci sentiamo prima che tu parta.
Ricordatelo.
Un bacione
Shi shi shi

@ Gio': quello falso non vuol essere da meno, ma credo stara' via per meno di 20 anni.
Anyway, ti faro' sapere.
Take care.
See ya soon, on gioadventures!

Anonimo ha detto...

Te ghe finio i schejjjj!!!!!!!! Ecco perchè te torni. Chissà che sia finie le ferie...
N.B.: cerca di rispettare Eddie e non mettere su i suoi pezzi a casaccio.
Ti aspetto a Venezia, con la banda di albanesi, loro vivono l'attesa con molta più ansia di me...
un stramuson, Leo.

The False Ulysses ha detto...

@Leuccio.
Ma come finie le ferie, se le se 'pena incominsia'???
Ma quali schei e schei, torno a fare il bucato, Pissio!!!!
Ps: no troppi albanesi, son pieno di bagagli, poi non ci stiamo tutti.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ciao ricchiò, ma quali sentimenti....ti innamori sempre dei soliti carrozzoni, è ora di finirla!!!non so di chi parlavi, però....condivido la tua posizione!!!
ti abbraccio forte ti aspetto torna presto!!goditela tutta fin che puoi!!!
struzz

Anonimo ha detto...

Sono stato col tuo frate gianluca sabato scorso, gran fratello e gran serata.
Mi ha detto che non hai nessuna intenzione di tornare....almeno fino a prima di settembre, visto che lui verrà giù a trovarti in quel periodo.
Che fai mi prendi per il culo?
E gli albanesi che ho già pagato?
Devo farli atterrare a Sidney?
Fammi sapere tue notizie cumpà, che mi ha anche chiesto il tuo numero la dirigenza dell'Atletico.
Sempre avanti.
Leo

Anonimo ha detto...

Sono un amico di gazza.
Tramite lui ho conosciuto del tuo viaggio e perche' no emozionato dalle tue camminate.
Sei il viaggiatore che scopre almeno per se' stesso un po' di questo pianeta ma lo trasmette anche a chi aspetta i nuovi resoconti.

Continua e racconta.