mercoledì 9 maggio 2007

Resoconto on the road. Prima parte.




















Australia remota.


IL VIAGGIO

Siam partiti, io ANdreanord e Susie lee un sabato mattina, neanche troppo presto.
Un forte abbraccio ai cugini, le solite raccomandazioni, l'arrivederci al natale e via, Susie Lee sfrecciava verso nord.
Entusiasmo e eccitazione a livelli straordinari, non che occorra dirlo, ma quello che mi sarebbe accaduto da qui in avanti mi stampava sul viso un sorriso che davvero non saprei come descrivere e che lascio quindi a vostra libera interpretazione.
Seguendo quanto riportato dalla bibbia del viaggiatore indipendente e disorganizzato, ci siamo fermati in un paio di posti che a dir la verita' non meritano neanche menzione, tanto poco e' stato quello che avevano da offrire che la nostra voglia di raggiungere una meta finalmente degna di nota si e' impennata all'improvviso portandoci a oltre 1000 km da Sydney.
Strada facendo il panorama cambiava, la civilta' scemava cosi come le abitazioni che si facevano sempre piu' rade, e distese infinite di praterie e boschi ci si spalancavano davanti.
UN cielo sconfinato ed un sole davvero potente a sugellare quella meraviglia di paesaggio e il piacere della scoperta che dentro di me si nutriva finalmente di luce nuova.
Grandioso, ma d'altronde qui e' davvero tutto grandioso, dai gamberi alle banane e via dicendo.




















On the road


Siamo arrivati dapprima a Nimbin, piccolo villaggio fatato abitato e "gestito" da hippies che vi ci son stabiliti una quarantina d'anni fa, un po come capito' a Christiania, Copenaghen, tre decenni orsono.
Ma al contrario della collega danese, Nimbin vive ancora e gode di ottima salute e giusto in quei gironi ci sarebbe stato il Nimbin mardi grass, ossia 3 giorni all'insegna del Peace and Love, che chi piu' ne ha piu' ne metta.
Attorno solo campi e colline, e visto che ci abitano solo hippies, potete benissimo immaginare di cosa si parli quando si parla di agricoltura locale.
Ma vi raccontero' piu' avanti.
Dopo una notte trascorsa a Nimbin, decidiamo di chiamare il numero che ci fornisce info su dove trovar lavoro nelle farms(fattorie).
Ci indicano Stanthorpe, 200 km nell'entroterra e li ci dirigiamo.
Per arrivarci 100 km in mezzo al bosco, pochissime macchine e niente di niente se non bosco e bosco.




















Arriviamo a Stanthorpe, siamo a 900 metri sul mare e il clima e' cambiato.
Inizia a fare freddo, soprattutto quando il sole va morendo.
Ma gia' dall'indomani si inizia a lavorare e la cosa ci conforta.
Pensiamo di star li almeno 2 settimane, io esagero e dico un mese, si tiran su 4 soldi e poi si parte a farsi qualche bel tour qua e la. D'altronde per farsi un anno a zonzo occorre cash, e la nostra idea e' proprio quella:si lavoran 2 settimane, 1 mese in un posto, e poi due settimane 1 mese di vacanza e esplorazione.
Il tutto spostandosi continuamente attraverso il continente.
L'idea originale era quella, e noi che dopo solo tre giorni avevamo gia' lavoro eravamo davvero ottimisti.
Ma una volta ricevute le indicazioni per raggingere il posto l'indomani, mi e' bastato leggere il nome della compagnia per capire che qualcosa sarebbe andato storto:



Rizzato & sons.

La mala mela

Il giorno dopo ci presentiamo a Mr.Rizzato, i cui genitori emigraron da treviso, e dopo aver ostentato estrema sicurezza nell'assicurargli almeno 1 mese di permanenza, ci muoviamo alla volta del nostro settore, il blocco ML.
Arriviamo, ci danno un cazzo di grembiule con tascone davanti da far schiattar d'invidia un canguro, ci assegnano un trattore,un poderoso Hudson del '43 e in fila indiana dietro al boss, una donna australiana tutta d'un pezzo convinta di esser lei quella che porta i pantaloni in casa, raggiungiamo i tanto sospirati filari.
2 minuti di spiegazione, 2 scale pesantissime in ferro e 3 cassoni enormi da riempire prima di tornare col trattore al punto di smistamento dove avremmo dovuto lasciare le casse piene e tornare con quelle vuote.






















Sull'Hudson del 43 andando verso il blocco ML.

Le prime 3 4 ore mi trovano entusiasta.
C'e' un sole bellissimo, siamo in mezzo a miliardi di meli e mi divertivo tantissimo a far capolino dal mio filare con la scale, per vedere 5-10 -20 filari piu' in la' la testa di qualcuno che aveva avuto la mia stessa ispirazione.
Cazzo pensai, in mezzo alla natura, ti abbronzi pure e prendi anche un bel po di soldi.
Poi venne il boss a controllarci un paio di volte, facendoci perdere 20-30 minuti ogni volta.
Ci rimprovero' per il lavoro fatto fino a quel punto, ma eravamo nuovi del mestiere e ci salutammo ogni volta con una battuta ed un sorriso.
Mano a mano che le ore passavano ci si iniziava a render conto di quanto fossero grandi le casse da riempire e si iniziava a sentir anche la stanchezza dovuta agli innumerevoli spostamenti di quelle cazzo di scale di ferro del cazzo che pesavano davvero assai.
Il primo giorno, togliendo tasse e la quota del trial period portammo a casa 40 dollari netti a testa.
Ma e' solo il primo giorno, un po alla volta si prendera' mano e allora saremo ricompensati ampiamente.
Questo mi dicevo e dicevo al mio compagno di viaggio Andrea che invece ne aveva gia' le palle piene e meditava di spostarsi quanto prima.



Un giulivo Andreanord il primo giorno


Ma io no.
Io sarei rimasto.
Questo gli dissi, poi l'avrei raggiunto.
Tornammo al caravan park dove avevamo affittato una stanza fra le tante che componevano una specie di prefabbricato e che erano occupate da almeno una ventina di altri ragazzi nella nostra stessa situazione.
Grigiore, freddo, uno squallore come ce ne sono poche , senza cucina e con la luce del bagno a intermittenza.
Ma soprattutto non un sorriso ne una risata, l'atmosfera li dentro era veramente cupa.
Poi la stanchezza prese il sopravvento e alle 8 dormivamo di gia'.
L'indomani partiamo di nuovo, ma ci fanno aspettare due ore prima di iniziare perche' le mele non sono ancora a temperatura ideale, e quindi ci tocca star li ad aspettare 2 ore senza far niente. Poi finalmente iniziamo, ma puntualmente arriva il boss a faci perder un bel po' di tempo, e noi che lavoriamo a cassa enon ad orario siamo alquanto perplessi di quanto sta succedendo. Soprattutto io, vado bruscamente perdendotutto l'entusiasmo iniziale.
Ma quel giorno tiriamo su almeno il doppio e finalmente vedo una ragazza sorridere e per questo la ringrazio.
Il primo sorriso in 2 giorni.
Poi, a lavoro finito, decidiamo di farci un giro in citta' a veder com'e ' e scopriamo tutto quel che c'e': un mcdonald, un woolworths, ed un pub.
Niente di piu'.
Torniamo a casa nello sconforto.
Il mese che avevo programmato di passar qua si era drasticamente ridotto a due settimane prima e ad una poi, nel pomeriggio. Li ci promisimo che ce ne saremmo andati il venerdi sera, due giorni dopo, visto che avevamo pagato tutta la settimana per la stanza e ci avevamo passato solo una notte fino a quel momento.
Il terzo giorno stessa storia, ci fanno aspettare 2 ore per niente, poi arriva ancora la cazzo di boss a bacchettarci e a farci perder prezioso tempo, fatto sta che ne avevamo le palle piene e abbiamo mandato tutto a fanculo e ci siam seduti fra i filari a gustarci il panorama e ad aspettare le 4 per potercene andare.
E cosi e' stato.
Ancora una notte nel campo di concentramento dove eravamo finiti e l'indomani siam ripartiti destinazione Nimbin, dove si sarebbe svolto il Mardi grass , e dove feci un incontro che probabilmente avrebbe cambiato la mia vita.
Fu li infatti, nel tepore di un assolato pomeriggio che li vidi, io risalivo il fiume e loro invece sembrava fossero li da sempre, calmi placidi tranquilli.

(to be continued....)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

testad'minchia, ora si ca mi piaci! mi paria stranu chi ancora ieri a Sidney, cu tuttu chiddu chi c'è i fari. intantu mi congratulu pi l'ennesima dimostrazioni di gran vogghia i fari chi dasti a si cazzu d'australiani, nzignannuci comu si cogghinu i meli. poi mi congratulu pi comi ti ni fuisti. tu, u sai, si pirsona chi po fari quassiasi travagghiu. ma hai a condizionali: ta divettiri, mentri travagghi. nun è importanti u tipu i lavoru, è importanti a modalità. e si cetti travagghi na vota i faciunu i schiavi negri chi puttaunu nta patria da democrazia, u so motivu c'era. quindi penzu chi hai du soluzioni: o travagghi veramenti duru na simana ogni quattru, rassegnannuti chi da simana ti rumpi i cabasisi, oppuru, e io propendu pi chista, travagghi du iorna a simana e ti ni vai. sta soluzioni prividi chi quannu arrivi a farmi prometti solenni minchiati, ogni vota, di permanenza minimu menzili, pi poi scappari comu un ladru nella notti (comi u Gesù i geims braun), e necessità na gran facci i bronzu. tu, chi l'hai i minchia, ta adattari. bagiamolemani.

The False Ulysses ha detto...

@ lu frati: giuro che ho riso per 10 minuti, attirando lo sguardo di tutti qui in biblioteca .Li ho stupiti indossando gli occhiali di Elvis.
Neanche Chris Isaak và......
Salutamu.

Anonimo ha detto...

Mizzica che bell'avventura..l'Australia (e la Nuova Zelanda) rientrano nei viaggi dei miei sogni, mi sono divertita a leggerti :)
A presto.

Dea

Anonimo ha detto...

Tutto il mondo è paese..........Che cazzo ti ritrovi il Rizzato di turno pure li!?!?!?Qualche scherzetto però ci stava.....!!!
Anche lui abile nell'aprire le gambe!?!?!?"Ti si un Deinquente!!!"
Comunque rik fotitene alla grande di tutto e di tutti e vai così!!!Un abbraccio a presto!!!

Anonimo ha detto...

grandissimo! mi lasci un po' sulle spine, ma e' sempre un piacere viaggiare con te :)

Tongue-fu Lady ha detto...

'ello after a long time and hey all i can "they nice pics"(again!!)

Anonimo ha detto...

testad'minchia, ma inveci i na machina cu tutti di picciuli nun ti putivi pigghiari un portatili? i comunicazioni tra di nui su così intermittenti chi ogni vota ma rileggiri puru chiddu chi ti scrissi io. e mi dumannu:" ma chi cazzu ci scrissi?". bandu e cianci, ca procedi na meravigghia. nto sensu chi sarà na meravigghia veniri docu. a famigghia ti saluta all'unanimità, ricuddanuti i soliti così: penza comi si nun fussi tu. hai chiù probabbilità mu nzetti. oscar si sta facennu u passaportu. si nun controllunu bonu ci l'avissiru a dari. e quindi ora avemu sulu a truvari i soddi. avemu vinti euru. ni bastunu pi du passamuntagna. pa rapina. esattamenti chiddu c'aviumu nto ciriveddu. pinzava mu mu pigghiva giallo, u passamuntagana. poi canciai idea: sulu un cretinu si cattiria un passamuntagna giallu.bagiamolemani.

Anonimo ha detto...

puahahahaha!
grandissimo! inizi a starmi quasi simpatico magnagati!
grande racconto... aspetto la seconda parte. nel frattempo me ne vado alle whitsundays...

The False Ulysses ha detto...

@ amolimare: ti ringrazio.
Ora sono un po' in panne nel senso che non riesco a conettermi per lungo tempo e lo posso fare solo saltuariamente, ma ho gia' adocchiato il tuo sito e a breve, spero, mi ci dedichero' per qualche tempo.
Ciao ao'.

@ Struzz:lui no, ma la figlia non era niente male, tale Olivia Rizzato.
Coppa sul collo per te.

@ non si sa mai: ti ringrazio e ti rinnovo l'invito se passi da queste parti.
Nel frattempo passero' a trovarti io.
A presto.

@ eshany: Nice to know u like the pics.
What about you?Why don't you put some pics too?
See ya

@ lufrati: bravo bravo, ma vacci piano....sto studiaNDO IL PIANO.
I sistemi d'allarme sono differenti da quelli a cui siamo abituati..mi serviranno 2 3 settimane ancora, sempre che non rafforzino la sorveglianza.
Cmq tutto procede.
Tu intanto pENSA A QUESTO: sYDNEY-CAirns...passando per Fraser island e whitsundays...
Dacci un'occhiata va...

@ CLyde: devo dirtelo un'altra volta?
Enjoy your trip, bellunese del cazzo!
En
x Il passamontagna giallo...in effetti e' vero...
ma io mica l'ho comprato...salutamu

Anonimo ha detto...

Ciao, sono capitata per caso nel tuo blog e non ho potuto fare a meno di farmi una sana risata. Io ho lavorato 3 mesi dai Rizzato a Stanthorpe e penso sia stato uno dei periodi più belli del mio anno in Australia. Mi ha fatto un certo che rivedere quelle scale di ferro (erano davvero molto pesanti) e quei filari pieni di mele. :) ciao. Laura