venerdì 27 aprile 2007

La mia prima volta con Susie Lee

Era il mio primo giorno da disoccupato.
Un lunedi pomeriggio,
presto,
neanche le due.
Gia' da qualche ora me ne stavo tranquillo e solitario al black goose pub, occupavo lo stesso posto, seduto su uno sgabello, gomiti poggiati sul bancone.
Una buona pinta, a scaldare l'animo, davanti.
Avevo deciso la mattina stessa,
al risveglio,
che quel giorno mi sarei dovuto fare una pinta per ogni giorno in cui avevo lavorato.
Quel giorno stavo lavorando parecchio, si puo' dire che stavo gia' facendo degli straordinari, perche' nell'arco di poche ore avevo gia' ovviato ad una decina di giorni.
Me ne mancavano ancora 3 mezze dozzine.
Mica da riderci su, se non in condizioni come le mie a quel punto.
E nel frattempo pensavo a tutto, e sicuramente anche a piu' di tutto questo. E cosi, pensiero su pensiero, ascoltai me stesso e decisi che oltre ad una sana bevuta, mi meritavo qualcosa in piu'.
Mi ci voleva un premio.
CRisto, mi dissi, non si puo' mica sempre lavorare e bere.
ERo arrivato qui con sogni di gloria, avrei sbarcato il lunario, questo pensavo.
Mi ero ritrovato invece a far il cameriere in un pub qui all'angolo e a giocare quello che guadagnavo ai cavalli.
La solita vecchia storia di una vita che non vale un cazzo.
La risposta non tardo' a farsi attendere.
NAcque impetuosa, spontanea, piena di vita.
CAzzo, era da quasi due mesi che non andavo con una.
Quale occasione migliore per bagnare l'evento?
Cosa poteva fermarmi a quel punto?
Nessuno da ascoltare, nessuno a cui dover render conto.
Libero, avrei fatto di testa mia; come si dice nella casa delle liberta', facciamo un po' come cazzo ci pare.
Mi alzai di scatto.
SApevo dove trovarla.
Lasciai il mio bicchiere ormai vuoto sul banco, dirigendomi , precariamente in equilibrio, verso l' uscita da cui faceva capolino un timido sole.
Mi diressi verso Kings Cross.
Fu L'Ali3no a parlarmene un giorno, mi disse che spesso ci andava anche lui.
E che se avessi guardato nei sottoscala, ci avrei sicuramente trovato anche il vecchio Petey il civetta.
Arrivai al distretto, cominciavo a vederne diverse.
Le osservavo, ma di sfuggita , una ad una.
Fino a che non vidi lei.
Non so cosa mi colpi' in particolare, ma ne fui da subito attratto.
Mi ci fermai davanti, la studiai qualche momento.
Poi , alle mie spalle, spunto' un tizio.
Mi disse che per lei avrei dovuto parlare con Big Dick, dentro, in quella accozzaglia di lamiere che chiamavano ufficio.
Entrai e trovai quel porco grassone di Big dick impegnato ad affondar le fauci in un Hotdog straripante di salse che gli gocciolavano sulla camicia.
ERa disgustoso.
"SAlve", dissi.
"Son qui per lei", e indicai la mia preferita attraverso uno spiraglio nella finestra.
"Ah", rispose lui, "ti piace MAgdalene uh?".
" E per quanto la vorresti, qualche ora, un giorno, una settimana?".
Parlava con la bocca mezza piena il grassone del cazzo; la mia visita lo aveva distolto dal suo ripugnante spuntino.
Gli occhi iniziarono a brillargli.
"La voglio per tutto il tempo che mi serve, non voglio limiti con lei. Voglio sapere quanto vuoi."
Il porco di Big Dick, deglutendo l'ultimo boccone, e asciugandosi le dita unte sui pantaloni, mi disse che me l'avrebbe data, e ci avrei potuto fare tutto quello che volevo, per 2600 dollari.
LA bimba era giovane, ma aveva esperienza da vendere in rapporto all'eta'.
Sapeva il fatto suo.
La cifra non mi sembro' esagerata.
Trattammo un po', feci la mia offerta.
Mi disse di no.
Allora, feci per andarmene, aprii la porta pronto a chiudermela definitivamente alle spalle, ma prima che questo accadesse, udii la voce di GRan CAzzo(traduzione letterale di BIg Dick) che voleva la mia attenzione.
L'avrei avuta per 2400.
CAsh subito.
E la cosa finiva li.
Io avevo offerto di meno, ma in quell istante gli occhi mi si posarono ancora una volta su di lei, fuori dalla finestra, mi sorrise, sembrava che stesse aspettando me da chissa' quanto tempo.
E poi, non mi sembrava felice qui.
L'avrei avuta, questo mi dissi.
Cosi mi girai verso il porco, e gli dissi ok.
Tirai fuori i soldi, glieli contai davanti e glieli adagiai sul tavolo.
GRan Cazzo, eccitato alla vista dei verdoni, inizio' a rigirarsi le mani.
"Sei un figlio di puttana" gli dissi senza che questi distogliesse lo sguardo da quella conta che lo teneva cosi impegnato.
"Perche' credi che faccia questo lavoro, perche' mi piace?
O pensi\che ci abbia studiato per arrivarci?
Levati dalle palle e portati via la gallinella, ragazzo."mi rispose, con lo sguardo incollato ai verdoni che si passava da mano a mano.
Mi lasciai alle spalle la porta, sbattuta violentemente.
Mi diressi verso di lei, Magdalene , l'aveva chiamata, ma per me fin da subito fu Susie Lee.
Non le dissi niente, e lei fece lo stesso.
Pensai che un drink forse sarebbe servito a rompere un po' il ghiaccio.
Susie Lee beveva che era un piacere, ad un drink ne fece seguito un altro e un altro ancora.
La cosa ando' avanti per qualche ora ma ne uscimmo sicuramente piu' in confidenza.
La portai a casa quella sera stessa.
Cominciammo ad amoreggiare, ormai eravamo praticamente intimi.
DEntro ci stavo molto bene, mi sembro' comoda fin dal primo istante.
Nessuna strana posizione, io sopra lei sotto.
Dopo un po' mi ci addormentai dentro.
E quando mi svegliai, al mattino, eravamo ancora nella stessa posizione.
Ne ero di gia' perdutamente innamorato.
Accanto a lei tutto mi sembrava diverso, non pensavo piu' all'anonima vita da perdente che avevo fatto fino a quel momento, il futuro sembrava brillare di una luce nuova.
Presto l'avrei portata via da quell'inferno, si meritava di piu'.
E con lei me ne sarei finalmente andato anch'io.
Non so cosa ci avrebbe riservato il futuro, non so che direzione avremmo preso.
Ma niente poteva preoccuparmi.
ERo ringiovanito.
Ero felice e pieno di me.
Libero, leggero, sovrappensiero.
Di nuovo,
perdutamente,
innamorato.



The beautiful one and me.

10 commenti:

nonsisamai ha detto...

:)

Anonimo ha detto...

non voglio immaginare alle cose a tre che farete tu, susie lee ed andrea.
a proposito, il la mia l'ho chiamata come la mia defunta professoressa di stenografia, del cui decesso ho messo testimonianza su uno dei finestrini. da cosa il nome susie lee invece?

ps: sei un coglione

The False Ulysses ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
The False Ulysses ha detto...

@ Nonsisamai: she's beautiful, isn 't she?
See ya american woman

@ cowboy81 del cazzo: Quando ti trovo te lo spiego.
Giusto un attimo prima di spaccarti la faccia.
See ya

Anonimo ha detto...

KingX Market? Il vecchio garage dove facilmente ti deurbano i tuoi soldi per darti una carrozzina a 4 ruote... Buon viaggio across Australia, con Susie Lee, ovviamente.

Anonimo ha detto...

per me rimane magda!!!

andreanord

Anonimo ha detto...

A CAZZARO...

P.j.

Anonimo ha detto...

Mah com'è che sei così affezionato alle carrozze???anche questa oscilla a destra e a sinistra e fatica in salite al 2% come quella bordeau????!! aaHH cocchiere???!!!!

The False Ulysses ha detto...

@ Gio': E' li che ho trovato Big Dick, ma Susie Lee arriva da Parramatta road.
Comunque sia, si parte.
On the road again.
See ya mate

@ andreanord: ti avro' gia' detto tutto domattina.Cazzo che cucuzze che hanno nelle farms.

@ Anonimo: e fatte riconosce no???

@ Struzz. Dopo 15 anni di lavoro, hai fatto un mutuo ventennale per comprarti una cazzo di punto modello vecchio usata.
Ho capito che pratichi da avvocato e che devi raccontarla ancora ancora ed ancora, ma ora come allora continui a parlare senza dire un cazzo.
Handicappata.
Si, con la a.
Ti abbraccio mona.

Anonimo ha detto...

Macchè Susie Lee, vorrai dire Susie Q!!!

Oh Susie Q, oh Susie Q,
Oh Susie Q, baby I love you, Susie Q.
I like the way you walk, I like the way you talk,
I like the way you walk, I like the way you talk, Susie Q